Metodo editoriale

Nel corso degli anni è stato definito un metodo di lavoro assai efficace.
Dato che il comitato editoriale aveva come obbiettivi ideali sia la pubblicazione cartacea che quella digitale, anche parziale, era necessario individuare una procedura che consentisse di lavorare secondo modalità comuni.
Si è adottata quindi la prassi di trascrivere ogni lettera secondo il formato standard XML (eXtensible Markup Language) nella versione proposta dalla TEI (Text Encoding Initiative, il più importante organismo internazionale per il trattamento digitale dei testi dell’area umanistica). Secondo il protocollo proposto dalla TEI per gli epistolari di autori moderni, ciascuna lettera viene codificata con il modello DALF (Digital Archive of Letters in Flanders), realizzato dal Centrum voor Teksteditie en Bronnenstudie della Koninklijke Academie voor Nederlandse Taal- en Letterkunde del Belgio. L’adozione di tale formato presenta i seguenti vantaggi:
  1. La dimensione internazionale dell’edizione, che può avvalersi del supporto di studiosi e tecnici sparsi in tutto il mondo, con proficue ricadute sulla risonanza del progetto stesso.
  2. La possibilità di ottenere prodotti di alto profilo filologico. Il formato XML TEI è infatti un sistema rigoroso di codifica di tipo semantico per l’ambito umanistico, adatto alla trascrizione di fonti primarie e – nella versione DALF – alla trascrizione di epistolari.
  3. La duttilità del materiale prodotto. Mediante l’impiego di fogli di stile di trasformazione (XSLT) l’unico file codificato di ciascun testo può generare diversi output a seconda della necessità di pubblicazione del materiale, sia via Web (in versione HTML), sia cartacea (a partire dal formato PDF).
  4. La facilità di aggiornamento e di allineamento dei testi. La codifica in un file unico con diversi output consente di avere sempre output aggiornati in tutti i formati, con una sostanziale riduzione dei costi in fase di produzione.
  5. La possibilità di inserire i testi codificati all’interno di un motore di ricerca in grado di recuperarne porzioni sulla base di impostazioni semantiche e di interrogare il testo da molteplici punti di vista: dai più ovvi (datazione topica e cronica, presente o desunta, quindi proposta; destinatario; nomi di persone, enti/istituzioni, luoghi, opere letterarie, composizioni musicali citate o a cui si allude) ai più complessi (presenza combinata di più dati, espressioni tipiche, luoghi linguistici notevoli, e così via).
La complessità del progetto di edizione dell´epistolario - legata alla dislocazione geografica dei membri del gruppo di lavoro e alla necessità che diversi operatori potessero intervenire sugli stessi contenuti secondo un flusso predefinito - è stata semplificata dall´adozione di OWL, un sistema online open source di versionamento dei contenuti (in termini tecnici versioning).
OWL ha permesso a tutti i membri del gruppo di lavoro di condividere i diversi contenuti del progetto e di apportare tutte le correzioni necessarie secondo il flusso di processo preliminarmente stabilito, mantenendo traccia e responsabilità di ciascuna modifica.
Di fondamentale importanza è stata la logica web di OWL che ha permesso - pur garantendo sicurezza e riservatezza - di poter lavorare nonostante le distanze, le differenze linguistiche e le diverse disponibilità temporali di ciascun collaboratore.